Botiidae
Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie appartenenti alla famiglia dei botia, alcune delle quali sono molto diffuse in acquariofilia, anche se non sono in genere adatte a tutti i comuni acquari di comunità.
Botia... - Foto © Benny Ng
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Phylum: Chordata
- Sottophylum: Vertebrata
- Infraphylum: Gnathostomata
- Superclasse: Osteichthyes
- Classe: Actinopterygii
- Sottoclasse: Neopterygii
- Infraclasse: Teleostei
- Superordine: Ostariophysi
- Ordine: Cypriniformes
La tassonomia della famiglia Botiidae è in costante stravolgimento e perfezionamento, da quando nel 2012 è stata creata da Kottelat, che ha separato tutti i cosiddetti "botia" dalla famiglia dei Cobitidae, per piazzarli in una loro propria famiglia, viste le caratteristiche comuni fra loro e di differenza con gli altri Cobitidi. La revisione di Kottelat non si ferma qui, comprendendo anche la creazione del genere Ambastaia, che separa dal genere Yasuhikotakia le due specie ora Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki, per le evidenti differenze con le altre specie del genere Yasuhikotakia, prima tra tutte le dimensioni.
La distribuzione attualmente riconosciuta del genere Botia si estende verso est dal bacino del fiume Indo in Pakistan attraverso l'India settentrionale, poi verso sud attraverso il Myanmar nel drenaggio del fiume Salween (Ataran River). In passato la sua distribuzione era ritenuta molto più vasta, ma gli studi moderni hanno portato a varie modifiche alla tassonomia sia della famiglia che del genere.
La famiglia Botiidae è stata ampiamente considerata un gruppo geneticamente distinto da Nalbant (2002), essendo stata anche in passato già considerata una sottofamiglia (Botiinae) della famiglia Cobitidae. Nalbant ha anche spostato alcuni membri del genere Botia nel nuovo genere Yasuhikotakia, sulla base di un certo numero di caratteri morfologici.
Più tardi Kottelat (2004) ha fatto ulteriori modifiche alla tassonomia, creando il genere Chromobotia per separare Chromobotia macracanthus dai botia e confermando che le specie precedentemente comprese nel genere Hymenophysa dovevano invece essere spostate nel genere Syncrossus. La prima modifica è basata sul disegno della livrea più alcuni caratteri morfologici e la seconda sul fatto che Hymenophysa rappresenta non solo un errore di ortografia (l'ortografia originale di McClelland era Hymenphysa), ma è anche un sinonimo junior di Botia.
Più recentemente Kottelat (2012) ha descritto il genere Ambastaia per ospitare Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki, due ex membri sia del genere Botia che di Yasuhikotakia.
Come risultato di questi lavori, la famiglia Botiidae viene così suddivisa in due tribù entro cui Botia sembra essere l'antenato di base:
Tribù Leptobotiini – Leptobotia, Parabotia, Sinibotia.
Tribù Botiini – Ambastaia, Botia, Chromobotia, Syncrossus, Yasuhikotakia.
Gli studi filogenetici di Tang et al. (2005) e Šlechtová et al. (2006) hanno ampiamente confermato che questo sistema è corretto, anche se quest'ultimo non è d'accordo con il posizionamento del genere Sinibotia, trovandolo più strettamente legato alla tribù Botiini. Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki risultano essere più strettamente legati sia a Sinibotia che a Syncrossus, rispetto a Yasuhikotakia, pur essendo all'epoca considerati membri di quest'ultimo genere. Šlechtová et al. ha proposto anche l'uso di nomi di sottofamiglia, con il seguente sistema:
Sottofamiglia Leptobotiinae - Leptobotia, Parabotia.
Sottofamiglia Botiinae - Botia, Chromobotia, Sinibotia, Syncrossus, Yasuhikotakia.
All'interno di questi il genere Botia sembra essere il lignaggio basale, cioè il più antico, e in una più dettagliata analisi filogenetica Šlechtová et al. (2007) ha confermato la validità della famiglia Botiidae con generi sopra elencati come membri, piuttosto che essere raggruppati in sottofamiglie. Questo sistema, più recente e semplice, è quello che attualmente viene seguito da siti autorevoli, come Seriouslyfish.com.
Generi compresi nella Famiglia
informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie appartenenti al genere Chromobotia, che comprende un'unica specie dalle caratteristiche uniche: Chromobotia macracanthus...
Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere Syncrossus, tra le più aggressive specie di botia
Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere Yasuhikotakia, vivaci e turbolenti botia
- Tutte le specie di botia vanno allevate in gruppo
- Moltissime specie hanno un carattere aggressivo e territoriale, tutte sono molto attive, turbolente e vivaci
- Nessuna specie di botia viene riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura o dalla riproduzione "commerciale" stimolata da ormoni. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per rendere sono di cattura o d'allevamento.
La maggior parte vive sul fondale, alcuni sono solitari, mentre altri vivono in gruppo. Alcune specie sono notturne e territoriali. Alimentazione carnivora od onnivora.
Alcuni comportamenti ricorrenti mostrati dai botia sono stati osservati tanto spesso da aver meritato un nome non scientifico per facilità di riferimento.
- Per esempio, durante i combattimenti per la dominanza (che si verificano più frequentemente quando i pesci vengono inseriti in un nuovo acquario, o vengono aggiunti nuovi individui ad un gruppo esistente) i protagonisti di norma perdono molto del loro disegno e colorazione, tale fenomeno è conosciuto come "greying out", ingrigimento, e di solito non è nulla di cui preoccuparsi.
- È interessante notare che da alcune osservazioni sembra che il carattere del più alto nella gerarchia sociale, o individuo alpha, influenzi quella di tutto il gruppo, anche se va detto che studi scientifici sul comportamento dei botia sono praticamente inesistenti. Sembra certo che mostrano un certo grado di "personalità", cioè alcuni esemplari possono essere naturalmente più audaci o più aggressivi di altri, per esempio. L'individuo alfa è normalmente il più grande esemplare all'interno del gruppo e spesso è di sesso femminile.
- Anche lo "shadowing" è un comportamento interessante, in cui gli individui più giovani nuotano letteralmente fianco a fianco degli individui più anziani, imitando ogni loro movimento. Alcuni allevatori segnalano che più pesci piccoli possono seguirne contemporaneamente uno grande, che si ritrova con anche tre o quattro pesci per ogni fianco! La ragione non è conosciuta; può riguardare il rimanere in contatto tra di loro quando i fiumi si gonfiano durante i periodi di inondazioni, la riduzione della resistenza nuotando in formazione, o avere qualche altra funzione comunicativa. E' stato osservato sia in acquari con forte corrente che con poca corrente d'acqua, e sembra essere abituale, tanto che alcuni individui diventano l'"ombra" di pesci di altre specie se non sono presenti conspecifici.
- Il suono sembra essere un fattore importante nella comunicazione, in quanto sono in grado di produrre un "click" acustico, che aumenta di volume quando sono eccitati. Gli aspetti comportamentali di questo fenomeno rimangono in gran parte non studiati.
- Un altro comportamento curioso è la cosiddetta "loachy dance", la danza dei botia, che coinvolge un intero gruppo in un costante nuoto agitato intorno ai lati della vasca, di solito utilizzandone l'intera lunghezza e altezza. Le ragioni di questo comportamento sono sconosciute, ma gli inneschi più comuni sembrano essere l'aggiunta di cibo, il cambio d'acqua o l'inserimento di nuovi conspecifici, e può durare da pochi minuti a un giorno o più.
- I botia spesso amano infrattarsi in angoli particolari, incunearsi verticalmente o lateralmente tra gli elementi di arredo, o addirittura sdraiarsi sul substrato a pancia in sù. Questo non è motivo di allarme e sembra essere un comportamento di riposo naturale. I botia possiedono anche spine sub-oculari taglienti e mobili, che normalmente vengono nascoste all'interno di una piega della pelle, ma vengono erette quando stressati, ad esempio se vengono tolti dall'acqua. E' quindi necessaria molta cura perchè non si impiglino on le spine nel retino, in caso disincastrarli con molta delicatezza, facendo attenzione perché le spine degli individui più grandi possono ferire la pelle umana.
I botia sono soggetti ad una malattia chiamata comunemente "malattia del dimagrimento" (skinny disease) e caratterizzata da perdita di peso e aspetto "scheletrico". Ciò è particolarmente comune negli esemplari appena importati e si pensa sia causata da una specie di flagellati del genere Spironucleus. E' curabile, anche se il farmaco consigliato varia a seconda del paese: gli acquariofili nel Regno Unito tendono ad usare l'antibiotico Levamisolo mentre quelli negli Stati Uniti il Fenbendazolo (aka Panacur).
Poche specie si sono riprodotte con successo in acquario; in genere la deposizione è influenzata dal cambiamento stagionale ed avviene tra le piante o all’interno di cavità.
- Quick guide to loaches
- una guida sintetica ma precisa su quello che bisogna sapere per allevare i botia in acquario
- How to set up an Asian aquarium on a budget
- su Practical Fishkeeping guida di George Farmer che illustra con foto passo passo come allestire una vasca low-cost che riproduca un biotopo asiatico
- Dwarf chain loach reclassified: a summary of recent changes in loach taxonomy
- articolo su Seriouslyfish sui cambiamenti nelle famiglie Cobitidae e Botiidae
- Loaches Natural History and Aquarium Care
- Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
- Hobbyist Guide To Catfish And Loaches
- Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Articolo eccezionale, che documenta la prima riproduzione al mondo di Ambastaia (ex Yasuhikotakia ed ex Botia) sidthimunki in acquario coronata da successo - traduzione in italiano di un articolo di Mark Duffill
- Per saperne di più su Ambastaia sidthimunki: Riproduzione Riuscita! (M. Duffill)
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Esemplari di Botia dario (Queen loach) splendidamente colorati - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Conspectus cobitidum: an inventory of the loaches of the world (Teleostei: Cypriniformes: Cobitoidei) - Maurice Kottelat 2012 sul The Raffles Bulletin of Zoology
- Per saperne di più su Conspectus cobitidum: an inventory of the loaches of the world (M. Kottelat 2012)
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Riassunto di Seriouslyfish.com del documento 'Conspectus cobitidum: an inventory of the loaches of the world - M. Kottelat (2012)' con tutte le novità per quello che riguarda i pesci diffusi in ambito acquariofilo - traduzione in itliano di un articolo su Seriouslyfish.com
- Per saperne di più su Un riassunto dei recenti cambiamenti nella tassonomia dei Loach (SeriouslyFish)
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Una serie di esperienze personali nell'allevamento degli Yasuhikotakia eos, tratte e tradotte da Loaches Online
Gli splendidi Yasuhikotakia morleti - Foto © Emma Turner (Loaches.com)
Una serie di esperienze personali nell'allevamento degli Yasuhikotakia morleti, tratte e tradotte da Loaches Online
Alcuni scatti degli Yasuhikotakia lecontei © Bogdan J. Janiczak
Foto ed esperienze d'allevamento di Yasuhikotakia caudipunctata 'Mun River' - traduzione in italiano di un articolo di Bogdan Janiczak
Articolo completo su questo splendido cobitide, con esperienza ed indicazioni per l'allevamento, descrizione del suo comportamento e dei luoghi d'origine - traduzione in italiano di un articolo di Bogdan Janiczak
Racconto di un'esperienza personale di allevamento dei cadipunctata con consigli e descrizione generali - traduzione in italiano di un articolo di Michael Ophir
Articolo molto utile per l'identificazione dei Yasuhikotakia caudipunctata e per quella delle sue varianti regionali - traduzione in italiano di un articolo di Bogdan Janiczak
- Per saperne di più su Speckletail Loach, Yasuhikotakia caudipunctata (B. Janiczak)
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Descrizione e consigli per l'allevamento dei Botia dario, e soprattutto particolareggiata descrizione del loro ambiente naturale d'origine - traduzione in italiano di un articolo di Mark Macdonald
Introduzione alle caratteristiche generali dell'ex genere Botia, a cui appartenevano, prima della revisione di Kottelat, più di 40 specie originarie dell'Indocina, con caratteristiche comuni. Mike dà informazioni utili sull'allevamento, la scelta dei compagni di vasca, l'alimentazione, e sfata la leggenda metropolitana dei botia pesci 'pulitori' - traduzione in italiano di un articolo di Michael Ophir
Descrizione di una vasca abitata solo da specie di origine indiana, con molte specie di Botia e di Barbi che convivono pacificamente - traduzione in italiano di un articolo di Bogdan Janiczak
Bell'articolo da cui traspare l'emozione che prova chi si imbatte in esemplari di pesce molto rari o addirittura che sembrano non essere ancora stati descritti dagli ittiologi - traduzione in italiano di un articolo di Bogdan Janiczak
Spiegazione con foto esplicative delle differenze tra i due Botia, Botia sidthimunki e Botia cf. nigrolineata - traduzione in italiano di un articolo di Kamphol Udomritthiruj e Anuratana Tejavej
- Per saperne di più su Distinguere Ambastaia sidthimunki e nigrolineata (Udomritthiruj & Tejavej)
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Esperienza personale d'allevamento di questi pesci - traduzione in italiano di un articolo di Mike Ophir
Ambastaia sidthimunki (ex Yasuhikotakia/Botia sidthimunki) - Foto © Emma Turner (Loaches.com)
I Botia dario - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Articolo con belle foto, con la descrizione di alcuni Botia dario allevati dall'autore - traduzione in italiano di un articolo di Bogdan Janiczak
Articolo con belle foto, con la descrizione di alcuni Botia dario con un insolito disegno della livrea - traduzione in italiano di un articolo di Bogdan Janiczak
Syncrossus hymenophysa (ex Botia hymenophysa), uno dei 'botia tigre' - Foto © Bob Darnell
Splendidi esemplari di Syncrossus helodes (ex Botia helodes) - Foto © Emma Turner (Loaches.com)
Syncrossus beauforti (ex Botia beauforti), uno dei 'botia tigre' - Foto © James Forgan (Loaches Online)
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