Neritina
Tra le poche lumache ricercate dagli acquariofili :) perché mangiano tutti i tipi di alga, e perché non diventa infestante
Come per tutte le lumache acquatiche, c'è molto disaccordo tra i tassonomi sulla suddivisione delle varie famiglie di lumache, e la famiglia Neritidae non fa eccezione, si stanno facendo analisi del DNA, che consentono una classificazione più precisa, ma ci vuole ancora tempo e soprattutto studio per completare tutta la classificazione.
Le 'Neritine' diffuse nel commercio acquariofilo sembra siano specie originarie delle zone di mangrovie e delle foci dei fiumi, per cui, essendo adattate alle variazioni nella salinità dell'acqua, si adattano a vivere anche negli acquari d'acqua dolce, anche se ne hanno la vita notevolmente accorciata, anche perché essendo specie di fiume amano acque correnti e ricche d'ossigeno, l'esatto contrario della maggior parte degli acquari domestici.
Hanno un guscio globulare e semi-sferico, a spirale bassa, con un aspetto di porcellana e non di madreperla, con una superficie liscia e levigata. Sono mangia-alghe eccezionali, ma hanno l'inconveniente di deporre capsule d'uovo nel vetro, nelle rocce, ecc, che con il loro aspetto di puntini bianchi sparsi possono essere abbastanza antiestetiche.
Inoltre è da non dimenticare che, essendo il loro ciclo riproduttivo molto complesso, la loro riproduzione in cattività non è ancora stata ottenuta, per cui tutte quelle in commercio sono prelevate in natura. Bisogna tenere conto di questo, perché spesso sono tolte dal loro ambiente naturale per essere messe in vasche del tutto inadatte alla loro vita a lungo termine.
Attualmente secondo il registro WoRMS il genere Neritina comprende queste specie:
- Neritina adansoniana (Récluz, 1841)
- Neritina canalis G. B. Sowerby I, 1825
- Neritina clenchi Russell, 1940
- Neritina gagates Lamarck, 1822
- Neritina granosa Sowerby I, 1825
- Neritina iris Mousson, 1849
- Neritina janetabbasae Eichhorst, 2016
- Neritina juttingae Mienis, 1973
- Neritina knorri (Récluz, 1841)
- Neritina macgillivrayi Reeve, 1855
- Neritina meleagris Lamarck, 1822
- Neritina mesopotamica Martens, 1874
- Neritina natalensis Reeve, 1855
- Neritina oweniana (W. Wood, 1828)
- Neritina petitii (Récluz, 1841)
- Neritina piratica Russell, 1940
- Neritina powisiana (Récluz, 1843)
- Neritina pulligera (Linnaeus, 1767)
- Neritina sanguinea G. B. Sowerby II, 1849
- Neritina smithii W. Wood, 1828
- Neritina squamaepicta (Récluz, 1843)
- Neritina turrita (Gmelin, 1791)
- Neritina usnea (Röding, 1798)
- Neritina virginea (Linnaeus, 1758)
- Neritina zebra (Bruguière, 1792)
- Neritina zigzag Lamarck, 1822
La famiglia Neritidae comprende sia specie d'acqua dolce che specie d'acqua salmastra e marina, ma la variabilità del disegno del guscio porta spesso ad errori di identificazione, e questo è tanto più grave quando si confondono specie d'acqua salmastra con specie d'acqua dolce: allevare le lumache d'acqua salmastra in acqua dolce (e viceversa) anche se non le uccide subito, porta comunque ad una drastica riduzione della loro aspettativa di vita. Identificare correttamente la specie che si vuole allevare è quindi fondamentale, anche se molto difficile.
In particolare, le lumache del genere Neritina hanno una colorazione e un disegno della conchiglia molto variabile anche all'interno della stessa specie, per cui è facile confondere una specie con l'altra. Anche se commercializzate sotto il come di 'Neritina zebra', in realtà possono essere altre lumache zebrate,. Una specie asiatica che viene importata con una certa frequenza è Neritina (Vittina) turrita. Questa specie ha un colore simile a Neritina zebra, e anche un motivo zebrato, però la forma della conchiglia è diversa, l'apice è più alto e le bande nere sono più larghe. Una delle specie della stessa regione più importata nel mercato internazionale è Neritina (Vittina) waigiensis, che ha una grande varietà di colori e disegni, alcuni dei quali simili a Neritina zebra.
Altre specie sono ancora più simili, indistinguibili dalle Neritina zebra. Negli Stati Uniti, una specie comune sul mercato (chiamata 'Olive Nerite' e 'Black Marble snail') è Neritina usnea, una specie strettamente correlata a Neritina zebra, distribuita dalla Florida ai Caraibi e nel Golfo del Messico. Nel commercio acquariofilo, questa specie è chiamata 'Nerita columbella', un nome scientifico che non è mai esistito. Dal Pacifico, un'altra specie molto simile è Neritina (Vitta) sobrina, e una specie locale relativamente comune nel mercato europeo è Theodoxus danubialis.
Sembra invece che le lumache commercializzate come Neritina natalensis siano in realtà Neritina zebra, perché la specie Neritina natalensis è africana ed ha colorazione e motivi abbastanza variabili, ma raramente può presentare strisce che assomigliano alla Neritina zebra, è più facile che abbia macchie scure irregolari. Oltretutto le importazioni di invertebrati dagli estuari africani sono molto insolite,, per cui appare abbastanza chiaro che sia un errore di identificazione, che non è chiaro da dove sia nato, ma è un altro dei numerosi esempi di errori pubblicati su siti web che si sono diffusi e si sono perpetuati su Internet.
Identificazione
Conchiglia a forma di goccia:

- Conchiglia pesante, a forma di goccia, spesso con un disegno molto colorato. Opercolo piccolo e non concentrico (la "porta" della conchiglia si sviluppa da un lato della columella, non da tutti i lati) --> Neritidae
Conchiglia a forma di scodella, senza spirali:

- Conchiglia sottile e trasparente, larga meno di 8 mm. --> Acroloxidae
- Conchiglia spessa e pesante, con un disegno molto colorato all'esterno --> Septaria (Neritidae)
- Conchiglia senza disegni colorati, mediamente spessa e relativamente alta --> Ancylini (Planorbidae)
- Molte specie sono d'acqua salmastra e marina, e l'identificazione è molto diificile
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura.
Neritina sp. 'Pink Panther' - Foto © Enrico Richter
Le Neritina sono delle lumache dalle dimensioni simili alle Ampullarie (la cui vendita è attualmente proibita perché considerata una specie molto invasiva), ma che a detta di molti divorano in maniera molto più "efficiente" le alghe, di qualsiasi tipo, anche quelle nere a pennello molto vecchie... Naturalmente, in acquario bisogna sempre controllare che le lumache abbiano cibo (=alghe) a disposizione di cui nutrirsi, in caso dopo qualche tempo facciano piazza pulita, bisogna integrare la loro dieta con le apposite pastiglie da fondo a base di alghe, e con verdure sbollentate (zucchine, lattuga, cavolo, ecc.) che vanno agganciate a qualche peso per farle stare a fondo, lasciate a disposizione, e poi tolti gli avanzi dopo un giorno o due, per non inquinare troppo l'acqua.
Nonostante siano in genere commercializzate con il nome di Neritina zebra, non è raro trovarsi con delle lumache dal disegno del guscio diversissimo, sia come disegno che come colore, per cui è probabile che in realtà siano Neritina di specie diverse. Purtroppo come detto prima questa confusione non fa loro bene, perché ci sono specie d'acqua dolce, salmastra e marina, e il disegno del guscio essendo molto variabile non aiuta molto... forse la loro fortuna è che vivendo in genere presso le foci dei fiumi, dove l'acqua non è costantemente alla stessa densità, sono abituate anche in natura ad una fluttuazione dei valori dell'acqua, per cui si adattano bene anche alla vita negli acquari d'acqua dolce. Bisogna ricordare però che vengono commercializzate anche lumache molto simili alle neritine (ed in effetti in passato erano classificate sotto il genere di Nerita) chiamate 'neritina cornute' perché hanno delle protuberanze solide sul guscio, simili ad antenne ma della stessa sostanza cornea della conchiglia, in genere della specie Clithon corona, che a differenza delle neritine sono sicuramente d'acqua salmastra e marina, e che è stato verificato sulla loro pelle che in acqua dolce vivono molto meno che se allevate in acqua salmastra/marina.
Specie erbivore, che si nutrono di alghe e piante in decomposizione
Il maschio ha un complesso del pene come nelle Ampullaria, mentre la femmina ha due gonopori, uno per l'uscita delle uova e un altro per l'ingresso dello spermatoforo. L'aspetto esterno delle Neritina è però indistinguibile, non è possibile distinguerne il sesso, se non le si vede nel momento dell'atto sessuale, dove il maschio sale sopra la conchiglia della femmina.
La riproduzione delle Neritina non è stata ancora studiata a fondo, l'unica cosa certa è che le specie si riproduce in acque salmastre e ha quello che viene chiamato sviluppo misto, cioè parte della crescita della larva si verifica all'interno della capsula delle uova, e un'altra parte in forma di larva di vita libera planctonica, i cosiddetti veliger. Probabilmente sono specie anfidrome, dove cioè le larve migrano in luoghi di maggiore salinità e ritornano successivamente in ambienti meno salini quando sono giovani. Ragion per cui la riproduzione in cattività è abbastanza difficile, e lo sviluppo completo non è ancora stato documentato, nemmeno nelle ricerche scientifiche.
Come le altre appartenenti alla famiglia Neritidae, quelle della Neritina sono specie con sessi separati, per poter avere delle uova fecondate cioè bisogna avere almeno un maschio e una femmina, e sono specie dioiche, che non emettono i gameti in acqua, ma hanno fecondazione interna. Il maschio ha un complesso del pene come nelle Ampullarie. Durante la copula, il maschio sale sopra la conchiglia della femmina e si posiziona sul lato destro, quindi inserisce il pene sotto il bordo del mantello della femmina, trasferendo lo spermatoforo. Dopo la fecondazione, la femmina conserva lo sperma e nei giorni successivi depone le piccole uova raggruppate all'interno di una capsula rigida, molto dura, che aderisce a qualsiasi substrato disponibile, come legno, conchiglie di molluschi, rocce e foglie robuste. Sono da bianche e giallastre non appena deposte e si scuriscono con lo sviluppo, sono ovoidali e misurano circa 1 - 1,5 mm di diametro. Le femmine depositano diverse capsule di uova alla volta, ciascuna contenente una settantina di uova, e in genere chi alleva diverse neritine si ritrova tutta la vasca con ciò che contiene,compresi i vetri, cosparsi di questi puntini bianchi.
Lo sviluppo iniziale delle larve avviene all'interno delle capsule rigide, dove gli embrioni e poi le larve sono immersi in un fluido (liquido albuminoso o albume), isolato dall'ambiente esterno. È un adattamento all'acqua dolce, un processo simile alla "riproduzione specializzata" dei crostacei. Dopo circa 6 giorni le uova dovrebbero schiudersi, rilasciando le larve ancora chiuse in una cavità capsulare. Solo dopo un'altra 20ina di giorni le capsule si aprono, liberando larve piccolissime, i veliger, che si nutrono di plancton. Poco si sa sullo sviluppo di queste larve planctoniche, forse c'è una migrazione verso regioni più salate e più ricche di plancton, e il ritorno dei giovani negli estuari. Tutto questo sviluppo è stato studiato in basse salinità, il valore ideale sembra essere intorno al 5%. La riduzione della salinità (come avviene nella stagione piovosa) sembra agire come innesco riproduttivo, sia nella deposizione delle uova che nell'apertura delle capsule di uova.
Questo in base a studi fatti su queste lumache in natura; in cattività, nei nostri acquari, come detto sopra nessuno ha mai visto schiudere le uova o visto le larve delle lumache Neritina, e anche se spesso mi arrivano messaggi esultanti di acquariofili che pensano di essere i primi ad aver avuto una riproduzione riuscita in vasca, altrettanto spesso con il crescere delle presunte neritine, si scopre che in realtà sono le comunissime Physa o Lymnaea, capitate chissà come in vasca.
Su questo sono state fatte svariate ipotesi, dal sesso indeterminato degli esemplari in vasca, alle modalità riproduttive: secondo alcune fonti, le uova deposte in acqua dolce non schiuderebbero, anche se messe in ambiente salmastro o marino subito dopo la deposizione, perché per schiudere devono essere deposte da lumache che si trovano già in ambiente salmastro o marino. Ed in effetti ho letto in qualche messaggio di it.hobby.acquari che, anche se sopravvivono bene in acqua dolce, in realtà per loro l'ambiente ideale d'allevamento sarebbe quello salmastro.
Il condizionale rimane d'obbligo, in quanto almeno due persone mi hanno confermato che, pur allevando molte neritine (e quindi con buone probabilità di avere entrambi i sessi) in acqua salmastra, non ha mai assistito alla schiusa delle uova. Io stessa posso testimoniare che le stesse neritine che in acqua dolce deponevano in continuazione, in acqua salmastra non hanno mai deposto neppure un uovo.
Forse conta anche la confusione nell'identificazione delle varie specie.
Specie appartenenti al Genere
Una tra le lumache mangia-alghe venduta spesso come Neritina zebra o Neritina natalensis
Le lumache del genere Neritina sono molto difficili da distinguere tra loro, e sono tra le poche lumache ricercate dagli acquariofili :) perché mangiano tutti i tipi di alga
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
- Neritina zebra
- scheda molto approfondita e con molti riferimenti su Planeta Invertebrados
- Neritina comum
- sempre su Planeta Invertebrados, una scheda molto completa e con belle foto di Neritina virginea, una specie di Neritina che vive in natura in Brasile
- Neritine: le chiocciole incomprese. Facciamo chiarezza sulla questione
- Articolo di Narcissa Evans su Acquariocomefare.com in cui vengono descritte le varie specie di Neritina e il loro habitat, con utili indicazioni per il loro corretto allevamento
- Neritidae
- la pagina con al nuova classificazione sulla Wikipedia inglese
- Neritina natalensis - The Domain Of Ampullariidae
- scheda in inglese con belle foto della Neritina natalensis
- Theodoxus fluviatilis
- è una lumaca appartenente alla famiglia Neritidae che vive anche da noi, questa è stata ritrovata nei pressi di Venezia.
- Neritidae - gastropods.com
- le schede con le foto delle conchiglie delle specie della famiglia Neritidae

Lumache e Bivalvi d’acqua dolce e salmastra
"Organismi onnipresenti, le lumache spesso vengono svalutate e non apprezzate dagli acquariofili, specialmente negli acquari d'acqua dolce. Il motivo di tale comportamento sono alcune leggende metropolitane secondo le quali le lumache si riproducono a dismisura, provocando una vera e propria infestazione nelle vasche di chi le ospita, inoltre si vocifera che questi animali mangino le piante... tutto sbagliato!"
Un manuale scritto da Narcissa Ewans, in cui descrive dettagliatamente numerose specie di Gasteropodi in tutte le loro varianti e dà vari consigli su come allevarle, con lo scopo di sensibilizzare ed informare gli aspiranti allevatori ad un approccio etico e sostenibile verso le specie che ospitano nelle loro vasche. Per un allevamento consapevole e responsabile.
Link del libro su Amazon: Lumache e bivalvi d'acqua dolce e salmastra
Predation on hardest molluscan eggs by confamilial snails (Neritidae) and its potential significance in egg-laying site selection - di Yasunori Kano & Hiroaki Fukumori
Le lumache Neritidae (Gastropoda: Neritimorpha) proteggono le loro uova in una capsula rigida, di dura conchiolina, rinforzata da particelle minerali derivate dalle feci e conservate in una sacca speciale vicino all'apertura dell'ano e dell'ovidotto. Le lumache d'acqua dolce e salmastra dei generi Clithon e Vittina, generalmente classificati come erbivore, si nutrono facoltativamente delle uova di varie specie della stessa loro famiglia, dopo aver rotto il coperchio rinforzato della capsula per mezzo di una prolungata raschiatura con le radule. La pressione di questa predazione intensiva potrebbe aver dato origine al comportamento di deporre le uova sulle conchiglie di altre lumache viventi.
(academic.oup.com)
Commenti
affermo che esistano tante…
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